Published on Luglio 16th, 2020 | by Antonio Tortolano
0Verso oriente: Megamusic intervista Cecilia Quadrenni
Oggi vi proponiamo su Megamusic l’intervista a Cecilia Quadrenni, artista toscana che ci parla di Verso Oriente, il suo nuovo singolo.
La voce delicata e armoniosa della cantautrice fa da ponte tra due mondi, unendo il pop elettronico ad atmosfere orientali. Nel singolo “Verso Oriente” la cantautrice racconta in chiave metaforica la fine di un rapporto, paragonandolo ad una vera e propria guerra e di come questo processo possa trasformare le persone.
Il singolo è composto e scritto da Cecilia Quadrenni, con la produzione artistica di Matteo Stocchino, registrato e mixato da Stefano Riccò.
A giugno 2013 Cecilia Quadrenni si propone per la prima volta al pubblico con un ep di inediti scritti e arrangiati da lei, “To Summer”. Le sue origini e la sua passione per la Francia la portano nel 2017 a scrivere, insieme al giornalista scrittore Frederic Maze, il brano inedito in lingua francese Corsaires. Dedicato al Senegal e all’Africa, il singolo viene presentato durante il programma “Il caffè di Raiuno” e trasmesso dalla televisione senegalese di Youssou N’Dour. Nel 2019 esce “Esco Nuda” il suo primo singolo in italiano dove racconta le emozioni e le paure più intime riguardo la possibilità di mostrarsi per quello che si è. Nel dicembre dello stesso anno firma un contratto di management con la Prosincro di Antonio Laino.
Cecilia, Verso Oriente è in rotazione da quasi un mese, sei soddisfatta del riscontro finora ottenuto?
Premesso che per me la promozione è sempre un percorso più che un fine, certamente anche io tiro le somme. E noto che adesso sempre più cambiano i tempi ed i mezzi con cui la gente fruisce la musica. Quello che prima era impossibile fare senza radio o tv, adesso si può fare con il web e con i live, anzi addirittura sembra essere la strada del futuro. Quindi in ogni mio lavoro cerco di guardare solo il consenso del pubblico, quello che più conta e devo dire che anche stavolta gli apprezzamenti e l’affetto non sono mancati. E adesso stiamo a vedere…
Puoi raccontarci qualcosa in più sulla genesi di questo brano?
Come in tutti i miei brani (e direi persino nelle cover) metto sempre pezzi consistenti di me, della mia vita e del mio modo di osservare il mondo. Questo brano nasce dalla voglia di fare pace con il destino, con tutti i fantasmi che ci legano al rancore. La mia voglia di pace nasce dal sentirmi da sempre un soldato in trincea che deve combattere con troppe cose e nel brano finalmente si gettano le armi, ci si spoglia dell’astio e della rivalsa invocando la pioggia. Come nel deserto arido, la voglia di vincere e di avere ragione può uccidere i sentimenti anche più grandi e spesso ci si ritrova a combattere soli, con le nostre paure.
Quando è stato girato il videoclip? A tal proposito puoi svelarci qualche aneddoto?
Il video è stato girato a Montevecchia, cittadina affascinante che non conoscevo e che mi ha fatto letteralmente innamorare. Era una giornata caldissima di maggio poco dopo l’inizio della fase due. E passare da due mesi chiusa in casa alle riprese del video è stato molto difficile anche se emozionante. Ricordo la fatica per essere truccata e vedere tutti gli operatori, registi e truccatrice con la mascherina.
Hai già ripreso l’attività live? Quanto ti è mancato esibirti davanti al tuo pubblico durante questi mesi?
Purtroppo non ancora e mi manca tantissimo. Cantare davanti al pubblico è un’esperienza sempre emotiva perché in realtà mi spaventa sempre. Ovunque mi trovi voglio dare il massimo e questo mi stressa e mi agita. Ma a quell’adrenalina si associa anche la sensazione di estasi e libertà di cui non si può fare a meno.
Cosa ne pensi della battaglia che sta facendo il mondo della musica? Come mai, secondo te, in Italia siamo ancora così indietro?
Non conosco bene questa battaglia, so solo che molta gente non considera la musica un lavoro e questo è un problema grande che andrebbe affrontato alle origini, nelle scuole ad esempio e anche a livello di legislativo con leggi appunto che tutelino meglio i musicisti come veri e propri lavoratori.
Pensi che torneremo presto alla normalità con concerti senza limiti?
Credo fermamente che a breve tutto riparta e all’improvviso. Ovviamente i grandi festival che dovevano essere organizzati da febbraio sono cancellati, ma quelli medio piccoli ripartiranno presto, forse anche questa stessa estate. La gente ha voglia di vivere.
Nei mesi di lockdown hai sviluppato nuove creatività o la paura ti ha frenato?
Durante il lockdown, non avendo molte possibilità e tanto tempo a disposizione ho intrapreso ed iniziato la mia attività di autrice. Ho scoperto di poter scrivere anche per altri e sto percorrendo questa strada. Anche se da interprete nata, sono molto gelosa delle mie canzoni e darle in “adozione” non sarà facile.
Quali progetti hai in mente per il futuro?
Uscirà un altro singolo in autunno insieme al mio primo album. Ci saranno degli inediti e due cover di Mango, artista che amo da sempre. E spero di avere tanti concerti, di poter cantare finalmente incontrando il mio pubblico.
Antonio Tortolano
foto Roberto Covi