Published on Febbraio 5th, 2015 | by Antonio Tortolano
0Sanremo 2015: Megamusic intervista Kaligola
Gabriele Rosciglione, in arte Kaligola, con i suoi 17 anni è il più giovane artista in gara tra le nuove proposte sanremesi. Il rapper romano presenta sul palco dell’Ariston Oltre il giardino, che dà il nome anche all’album che uscirà la prossima settimana. Ego sum Kaligola è il brano che ha fatto conoscere Gabriele al pubblico del web. Ora con Sanremo arriva una vetrina decisamente importante per un cantautore giovanissimo che sorprende per le sue passioni raffinate come la poesia, il cinema, la musica classica e l’arte in generale. A dirigere l’orchestra sul palco dell’Ariston ci sarà il nonno Giorgio, noto contrabassista, proprio come il padre Dario. A credere fortemente in lui Antonio Rospini, diventato poi suo manager. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista capitolino, che ci racconta la marcia di avvicinamento alla kermesse.
Gabriele, come ti sei sentito appena hai saputo di Sanremo e quali sono le tue sensazioni ora?
Emozionato, confuso e allo stesso tempo eccitato e concentrato. In queste settimane gli impegni sono tantissimi e ci sono mille cose da fare…
Come è nata l’idea di Oltre il giardino?
Tutto dal mio osservare un signore sull’autobus che di solito prendo per andare a scuola. Un personaggio decisamente strano ma che sorrideva sempre. Era ed è diverso dagli altri. Pensando a lui, ho immaginato una storia più triste, ma comunque di tutti i giorni ed è nato Oltre il girardino…
L’anno scorso ha vinto Rocco Hunt, un giovane rapper come te. Pensi che sia possibile un’affermazione di questo genere anche in questa edizione?
In molti mi hanno detto “un anno fa ha vinto Rocco, è difficile che possa toccare a te quest’anno”. Ma io credo che a Sanremo non conti il genere ma la canzone, quindi tutto è possibile. Tra l’altro quello che porto non è nemmeno un brano particolarmente rap…
Delle altre sette proposte in gara cosa ne pensi?
Mi ha fatto piacere conoscerli, sono tutte voci interessanti. Le ragazze hanno tutte bei timbri , davvero apprezzabili. Tra gli uomini, ho trovato particolarmente divertenti i Kutso.
A chi senti di dire grazie?
Oltre alla mia famiglia, ad Antonio Rospini, il mio produttore. Mi segue da tre anni ed è la persona che ha creduto maggiormente in me.
Con Ego sum Kaligola sei diventato subito popolare su Youtube. Cosa ne pensi del web e dei social network?
Sono importanti ma non sono tutto. Contano molto anche le esibizioni live, il contatto con il pubblico. Anche quelle nel quartiere della tua città. Non c’è solo il web.
I tuoi testi non sono mai scontati, anzi sorprendono visto la tua giovane età per l’inserimento di arti come la poesia, il cinema e tanto altro. Come nasce tutto questo?
Dall’amore per l’arte in generale che mi hanno trasmesso i miei genitori. Poi a scuola ho potuto accrescere le mie conoscenze e le mie passioni, come quella per Pascoli…
A proposito di scuola, come hanno preso la notizia i tuoi compagni?
All’inizio pensavano fosse uno scherzo, erano sorpresi, ora sono molto contenti e faranno un gran tifo per me…
Ti chiamo Gabriele o Kaligola?
Più semplicemente Kali
Del rap italiano chi apprezzi particolarmente?
Caparezza e il primo Jovanotti.
E della nuova generazione?
Direi Fedez, Rocco Hunt.
Dei romani?
Mezzosangue e mi piacevano molto i Colle Der Fomento.
E Dagli Usa?
Particolarmente i Cypress Hill.
Il 9 febbraio, in concomitanza con la settimana sanremese, esce il tuo album “Oltre il giardino”. Cosa ti aspetti?
Spero che piaccia e duri nel tempo. Mi sono divertito molto a realizzare questo disco ed è una grande soddisfazione poter raccontare il mio mondo interiore e quello che mi circonda attraverso la musica e le parole.