Published on Febbraio 11th, 2015 | by Antonio Tortolano
0Sanremo 2015: la nostra intervista agli Imagine Dragons
Intorno alla mezzanotte gli Imagine Dragons hanno calcato il palco dell’Ariston come primi ospiti internazionali della kermesse sanremese. La band di Las Vegas ha collezionato record su record negli ultimi tre anni ed è riuscita a costruirsi un vasto numero di fan in Italia. Poche ore prima della loro esibizione abbiamo incontrato il gruppo in un noto hotel della riviera. Peccato non aver potuto riprendere l’intervista, ma la band statunitense si è dimostrata disponibile e gentile e si è intrattenuta con alcuni giornalisti per una chiacchierata di mezz’ora. Noi c’eravamo.
Ecco cosa ci hanno detto Dan Reynolds e compagni: “Siamo felici di essere qui, per noi è un grande onore. E’ bello far parte di un programma storico come Sanremo. Per noi l’Italia è sinonimo di lirica, musica classica, l’opera e tutto quello che avete insegnato al mondo in termini di sette note. Essere qui è un’esperienza anche se quello che facciamo non ha nulla a che vedere con tutto ciò. Per fortuna siamo qui per suonare e non saremo giudicati”.
La moglie di Dan è italiana,ma il leader degli Imagine Dragons non sa da dove proviene la dolce consorte, “So solo che è italiana e poi…A dire il vero, ho anche un’ex fidanzata italiana, stavamo insieme ai tempi del liceo”.
La band ha poi ancora parole di elogio per l’Italia: “La gente è calorosa, ci fa emozionare; la musica, poi, è nata in Italia, così come il cibo: gli americani ci provano, ma il cibo che preparano non ha sapore e sa di plastica”.
Sull’album ‘Smoke and Mirrors’: “Il disco ha avuto una lunga gestazione, ci siamo presi del tempo perché l’abbiamo prodotto nel modo in cui volevamo produrlo e per farlo ci è servito del tempo. Abbiamo aspettato tanto per avere questa opportunità, adesso siamo pronti e ne siamo orgogliosi. Ci vogliono canzoni “piene”, suoni che arrivino e testi che in gergo chiamiamo “ben appoggiati sulle vocali”.
Sul pubblico . “Siamo stare sul palco ed è bello incontrare gente diversa in posti diversi. L’incontro con persone diverse, poi, è anche la fonte della nostra ispirazione: ‘travelling, viaggiare”.
Qualcosa sembra ricordare i Coldplay. ”Oggi come oggi è difficile identificare lo stile di una band in un genere ben preciso. Siamo influenzati da tutti i generi e la nostra musica nasce da questo mix. In passato ho incontrato Chris Martin, – dice Dan – penso sia una grande band e siamo contenti di essere paragonati a dei cantanti che ci piacciono!”.
Sull’attuale momento della discografia e su indie e major gli Imagine Dragons la pensano così. “Dipende, tutto può essere buono. E’ vero l’industria discografica vive un momento particolare, ma pensiamo che un giovane se sceglie una etichetta indipendente che sa coccolarlo può renderlo una bravo artista. Allo stesso tempo se ha la fortuna di essere preso in una major che lo considera giustamente e non come un numero, beh può ritenersi sulla buona strada”.