Published on Dicembre 4th, 2016 | by Antonio Tortolano
0Pensieri parole opere omissioni: Megamusic intervista gli Isterica
Oggi su Megamusic vi proponiamo l’intervista agli Isterica, punk band italiana nata a Londra nel 2014. Recentemente hanno pubblicato il loro debut album “Pensieri parole opere omissioni”.
Due anni fa nella capitale anglosassone i tre componenti del gruppo hanno deciso di mettere su una band di punk “all’italiana” che riprendesse quel percorso avviato più di trenta anni fa da Gaznevada, Negazione, Decibel, CCCP, ma che fosse libera da qualsiasi canone stilistico o politico.
Rientrati in Italia Vania, Gino e Damiano trovano “base” in un vecchio garage nella periferia di Pescara adibito a sala prove. Qui nascono le prime idee, le prime canzoni ma soprattutto il sound di Isterica. Qualche mese dopo il trio lascia la saletta per rinchiudersi nel più confortevole Noiselab Studio di Giulianova, dove con l’aiuto del padrone di casa Sergio Pomante (Ulan Bator, Captain Mantell) registrano le undici tracce che andranno a comporre il loro primo album “Pensieri Parole Opere Omissioni” pubblicato in totale autoproduzione lo scorso 28 ottobre.
Gli Isterica sono Vania Comignani: voce, salmodie, urla. Gino Russo: batteria, percussioni, rumori, vecchi synth, cori.
Damiano Bosica: chitarra operaria, basso distorto, voce, cori, imprecazioni.
Finalmente il vostro debut album è stato lanciato. Quali sono le vostre sensazioni pochi giorni dopo l’uscita del disco?
Diremmo positive, ottime recensioni e pubblico fin troppo generoso.
Il vostro progetto nasce nel 2014, quali sono state le fasi in questi due anni che hanno portato a partorire Pensieri Parole Opere Omissioni?
Le fasi sono molteplici, si parte da un’idea, si cerca il suono più adatto a quell’idea, si passano tante ore in sala prove per far si che quell’idea e quel suono prendano forma diventando una canzone. Da lì ci si chiude in studio di registrazione per catturare tutto quello che hai tirato fuori fino a quel momento e che credi abbia un senso compiuto. Questa per quanto faticosa è la parte più divertente, la parte meno divertente è tutto quello che viene dopo… ma siccome oggi ci sentiamo più buoni del solito ve la risparmiamo…
Quanto ha bisogno in Italia il genere pop punk degli Isterica?
Bella domanda, potremmo risponderti alcun bisogno, perché l’Italia non sembra sentire la mancanza o il bisogno di una band come Isterica o più semplicemente l’Italia non sente o non vuol sentire, ma è ancora troppo presto per dirlo e noi nel dubbio alziamo il volume delle chitarre e gridiamo più forte.
Quali sono state le vostre influenze artistiche sia nazionali che internazionali?
Davvero tante, ci vorrebbe una giornata per fare una lista che sarebbe comunque incompleta.
Ad ogni modo per quanto riguarda L’Italia ci sentiamo vicini, più concettualmente che a livello di sound, al punk (new wave) che si è sviluppato in italia nei primi anni ottanta (Gaznevada, Negazione, Decibel, CCCP). Stesso discorso vale per gli internazionali,vale a dire Clash, Buzzcocks Ramones…
A Londra quali sono le band che vanno per la maggiore nel vostro genere?
Beh la Londra dei giorni nostri direi che ha virato più su l’hardcore punk che sinceramente è piuttosto distante da quello che facciamo noi.
Qual è il vostro rapporto con il pubblico?
Avendo fatto un solo live non possiamo dire di avere un nostro pubblico, pertanto a questa domanda risponderemo tra qualche mese… 🙂
C’è un pezzo dell’album a cui vi sentite particolarmente legati e perché?
Ogni scarrafone è bello a mamma soja, va da se che diventa anche difficile scegliere, forse Rive Gauche, perché la libertà è il più grande bisogno…
Vi esibirete solo in Italia e pensate di espandervi anche all’estero?
Espanderci sa troppo di colonizzazione, senz’altro ci piacerebbe condividere con più culture possibili la nostra musica e quindi le nostre idee, dobbiamo capire se o quanto possa essere limitante il cantato in italiano, la scommessa è tutta li.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Trovare un lavoro “vero”…Se non dovessimo riuscirci vorrà dire che ci metteremo in saletta a scrivere nuove canzoni e nel frattempo far ascoltare dal vivo il nostro “Pensieri Parole Opere Omissioni”.