Published on Maggio 1st, 2021 | by Antonio Tortolano
0Noa: nuovo album e concerto in streaming
Tre motivi per festeggiare questo fine settimana per la cantante Noa e il suo storico chitarrista Gil Dor! Il 30 aprile è uscito il suo nuovo album, “Afterallogy”, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali! Si tratta di un album tutti jazz, chitarra e voce, che descrive emozionalmente il grande sodalizio trentennale tra i due artisti. Di questo album fa parte anche il singolo “Anything Goes”, terza produzione video del 2021 dopo “My Funny Valentine” e “Oh, Lord!”, le cui immagini sono state girate da Mira Awad, e che è ora online sui canali ufficiali dell’artista.
Infine, a suggellare questo progetto in forma partecipativa con il pubblico, oggi, primo maggio, dalle ore 20 europee avrà luogo dal Terminal 4 di Tel Aviv il concerto di presentazione dell’album che, come speciale regalo dell’artista, sarà trasmesso anche in diretta streaming su Facebook e YouTube. Un evento in collaborazione con il Blue Note di New York, che si aggiunge agli altri live e trasmissioni “Corona” organizzate in diretta dallo studio di Noa durante i mesi del lockdown e rivedibili sul sito dell’artista.
C’è una sorta di tendenza polifonica e un modo di condurre una storia che se Noa possiede nella voce Gil trasmette con le corde della sua chitarra, creando un bilanciamento assoluto in un duo che sembra suonare come una vera e propria formazione orchestrale. “Il fatto di essere cosi uniti – afferma Noa – non solo da tanto tempo ma di sentire insieme, mentre componiamo, proviamo o interpretiamo un brano, ha generato oramai in noi un senso di compattezza e indissolubilità che ci permette di essere creativi ed elastici in ogni situazione, da concerti in grandi aree al salotto di casa per uno streaming. E questo è il frutto del nostro lavoro e della nostra passione che finalmente, ‘dopo tutto’ possiamo far ascoltare a tutti”…
A proposito di AFTERALLOGY…
Questo nome è stato inventato da Gil e questo album è la risposta del perché stiamo facendo quello che stiamo facendo… dopo tutto, “after all”. È una specie di titolo influenzato dal coronavirus, da questo isolamento che ci ha riuniti in una stanza, io e lui, dopo così tante vicende artistiche passate insieme, per ripartire da capo con un album registrato a casa mia, dal momento che era vietato uscire. Questo ci ha permesso di fermarci a focalizzare e capire quello che veramente entrambi amavamo musicalmente; ci ha permesso di selezionare dei brani a cui eravamo particolarmente affezionati ed arrangiarli spontaneamente e senza fretta, ottenendo particolarissimi risultati grazie proprio alla sorprendente abilità armonica di Gil alla chitarra. “After all that’s been said and done”, ovvero dopo tutto ciò che è stato detto e che abbiamo dato, questo adesso è quanto amiamo ed abbiamo da offrire e che offriremo anche nel prossimo album, la seconda parte di un progetto che andremo nei prossimi mesi a registrare con una intera band, sempre improvvisando con lo stesso naturale amore ed entusiasmo.
Abbiamo sentito provenire dalle nostre viscere la forte emozione musicale per questo album: qualcosa che ha smosso allo stesso tempo e nello stesso modo il cuore e la mente. Quello che ci colpisce può essere un testo, una melodia o la storia che c’è dietro ad una canzone, ma l’importante è che lo faccia e gli autori che abbiamo omaggiato attraverso questa selezione, come Cole Porter o Rogers & Hammerstein o Leonard Bernstein, ci hanno sicuramente trasmesso questa magia. Abbiamo però cercato di riportare certi standard alla loro essenza originaria, senza l’aura di entertainment che li avvolgeva con arrangiamenti orchestrali o da ballroom. Riportarli alla loro nudità integrale significava per noi metterne in risalto la storia e possiamo totalmente asserire che il progetto che abbiamo concepito è totalmente centrato sulla liricità dei testi, qualcosa che si è perso nel modo moderno di interpretare il jazz, calpestando forse proprio il nucleo del brano nel suo atto compositivo a favore di una ribalta delle proprie capacità vocali improvvisative sulla melodia musicale. Questo ha provocato un senso di perdita dal baricentro che abbiamo cercato di riportare, col nostro piccolo contributo, alla sua origine. La domanda non era “Perché ho bisogno di questo brano?” ma “Perché questo brano ha bisogno di me?” e la risposta era “probabilmente perché io posso raccontare e far emergere la storia che si cela in esso”.
A proposito di ANYTHING GOES…
Quando per la prima volta abbiamo analizzato questa canzone scavando sui testi, abbiamo percepito che c’era molto da dire e comunicare: non a caso grandi voci come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald o Barbra Streisand la interpretavano ognuno alla propria maniera. Così, andando a fondo sulla materia testuale, abbiamo rilevato molti curiosi aneddoti dell’epoca, legati a personaggi hollywoodiani e storie bizzarre e moraliste contenute ironicamente nella scrittura, senza dimenticare che l’epoca in cui fu composto questo brano era quella della grande Depressione americana. Così abbiamo deciso di riportare questa canzone ai nostri tempi e scrivere nuovi testi chiedendoci comunque se l’editore li avrebbe approvati. Ma abbiamo rilevato visto così tante analogie col giorno d’oggi – se pensiamo alla depressione dovuta al coronavirus, a certi soffocamenti politici e altro – che ci siamo convinti che potesse essere una canzone senza tempo, il che – interpretandola – ci ha divertito moltissimo! Legando questo testo anche ad una perfetta armonizzazione e melodia assolutamente orecchiabile, io e Gil siamo stati fieri di poter dare un nostro contributo artistico ad un capolavoro di Cole Porter…
A proposito della Musica ai tempi del Coronavirus
Penso che l’avvento del coronavirus ci abbia colpito in tutti i sensi stravolgendo le vite dei musicisti quanto quelle di una società glamour, così come le nostre aspettative e i nostri pensieri che ci appaiono strani e incerti perché non sappiamo più cosa aspettarci. Quello su cui possiamo concentrarci è solo l’amore: credo infatti che, in qualsiasi momento e situazione, sia l’amore la giusta strada da percorrere, specialmente adesso che non sappiamo più chi siamo. Si trova sempre una soluzione attraverso l’amore, le buone azioni, la realizzazione di quello che si vuole portare a termine, proprio come abbiamo fatto noi con questo album, che bolliva dentro da un po’ di tempo e voleva esplodere. Siamo entrambi molto soddisfatti del risultato perché volevamo lasciare un segno di bellezza in questo periodo buio per tutti i musicisti e confidiamo di esserci riusciti.