Published on Agosto 7th, 2013 | by Antonio Tortolano
Megamusic intervista Ylenia Lucisano
Quando non c’eri è il primo singolo di Ylenia Lucisano, giovane cantautrice calabrese che dallo scorso 4 giugno, data di pubblicazione del suo lavoro non si è più fermata un attimo. Per lei si sono scomodati anche i grandi quotidiani e i grandi network. Tante emozioni ed esperienze inaspettate come quelle di calcare l’Ariston di Sanremo o Le Scimmie di Milano. Una serie di consensi che hanno spinto Ylenia Lucisano a proporre Movt Movt, un pezzo in dialetto calabrese che ha saputo attirato l’attenzione degli addetti ai lavori. E a breve arriverà anche il primo album. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista di Rossano che da alcuni anni vive a Milano.
Ylenia, in meno di due mesi ti è cambiata la vita. Come è nata l’idea di Quando non c’eri?
No dai, la mia vita non è affatto cambiata, semplicemente sto facendo più intensamente quello che ho sempre fatto,ma ora c’è un progetto e non vado più allo sbaraglio come era una volta. Quando ho scritto ‘Quando non c’eri’ ho avuto una strana sensazione, c’ho creduto subito e ho insistito tanto affinché venisse ascoltata e scelta tra le varie canzoni proposte al mio produttore. E’ nata improvvisamente, di getto, e dopo ho sentito come se qualcosa fosse cambiato nel mio modo di esprimermi con la musica.
Esibirsi all’Ariston di Sanremo, a “Le scimmie” di Milano o a Collisioni, forse lo sognavi soltanto. Come hai fatto a gestire la tensione e le tante emozioni di questi giorni?
Vivo sempre tutto con molta serenità come quando andavo a cantare nei piccoli pianobar quando avevo 11 anni, quindi non manifesto tensione esternamente infatti la domanda più frequente prima di salire su un palco è ‘’ma non sei emozionata?’’ Me lo chiedono spesso perché sembro avvolta da un’aurea di pace che mi isola da tutto il resto, una sorta di concentrazione!
Come ti sei trovata ad essere catapultata all’improvviso tra radio, tv, giornali e continue richieste?
E’ la cosa più divertente, è come mettersi in gioco ogni volta tra situazioni e persone diverse. Mi piace essere messa in discussione ogni volta e trovare il modo si cavarmela alla fine sempre degnamente.
Quando non c’eri è un pezzo che ti entra presto dentro. A questo singolo seguirà un album?
L’album è in progetto. Stiamo già lavorando alla selezione dei brani ma non voglio avere fretta,voglio fare tutte le cose al meglio ed essere convinta anche del più piccolo particolare prima di espormi. Voglio lavorare con tanta dedizione sul mio primo figlio!!!
Del video girato a Venezia cosa ci dici?
E’ la città più magica che abbia mai visitato, mi ha lasciato un bellissimo ricordo, ma il prossimo ci tengo a girarlo al sud!
Cosa ne pensi dell’attuale momento dell’industria discografica e in particolare quale è il tuo pensiero su major ed etichette indipendenti?
Io credo che non si possa più fare più la distinzione tra indipendenti e non. Siamo tutti nella stessa barca! Io ho sempre avuto rapporti lavorativi con etichette indipendenti e posso dire che privilegiano di più il rapporto umano, cioè tendono a lavorare di più sulla crescita artistica di un cantante piuttosto che prenderlo già bello impacchettato da qualche programma televisivo. Per l’industria discografica sappiamo bene che è un momento difficile dal punto di vista delle vendite ma vedo che l’Italia piano piano si sta mettendo al passo col resto del mondo. Il problema è che lo fa troppo ‘’piano piano’’ perché temo che l’italiano non sia abituato a tutta questa tecnologia! Ma l’importante è riuscire a fare arte, poi il modo per fruirne secondo me è soggettivo.
Come un po’ tutte i giovani artisti, hai provato ad entrare nei talent. Ritenterai in futuro e cosa ne pensi a riguardo?
Io provo sempre a fare tutto ciò che mi da la possibilità di soddisfare la mia voglia di cantare e se questa possibilità un giorno me la darà un talent, ben venga! Magari in un talent sui cantautori che tanto non faranno mai!
Come vivi il rapporto con il pubblico, quali sensazioni percepisci visto che è un po’ tutto nuovo per te?Come appaio agli occhi del pubblico? Che cosa si aspetta da me? Ovviamente queste sono le mie domande più ricorrenti, da sempre. Ma per darmi una risposta soddisfacente voglio aspettare; sicuramente la soddisfazione più grande è il complimento spontaneo di qualcuno che non conosco o l’applauso che esplode a metà canzone. In questi casi so di aver emozionato qualcuno, e il resto conta poco. Io credo che ogni artista debba limitarsi a comunicare solo attraverso la propria opera d’arte perché essa diventa il luogo di comunicazione più intenso e autentico.
Gli artisti e gruppi che ti hanno maggiormente influenzato e ispirato nel tuo percorso artistico
Da sempre ascolto i mostri sacri della musica italiana, De Andrè, De Gregori, Conte, Battiato, Battisti e in particolare la musica degli anni 60 ( Tenco, Paoli…) perché semplice, diretta e con pennellate di realismo e quotidianità avvolte a un’aurea di magia. Ammiro tanto questi cantautori perchè non hanno avuto bisogno di una sfida televisiva per dimostrare la loro arte, non c’è tra di loro chi voleva essere il migliore , si pensava di più a trovare l’unicità.
Progetti futuri? Ti esibirai nella tua Calabria?
Mi esibirò nell’ambito di ‘Calabriasona’, il 13 agosto al Taranta e Dintorni di Squillace (Catanzaro), il 20 agosto al Gran Premio Manente di Santa Severina (Crotone) e il 21 settembre al Colori, Sapori & Musiche della Magna Grecia di Pieve Emanuele (Milano). Nel corso delle tre serate presenterò il mio brano ‘Quando non c’eri’ in un’inedita versione acustica, la cover di ‘Ad esempio a me piace il sud’ di Rino Gaetano e la chicca della serata sarà ‘’Movt Movt’’, il mio primo brano in dialetto calabrese, dico primo perché ne ho pronti già altri, ho riscoperto il gusto di cantare col linguaggio del popolo e tra i miei progetti futuri oltre al disco c’è proprio quello di voler trovare un compromesso tra la musica folk e il pop, cantato in calabrese. La musica è anche sperimentazione!