interviste

Published on Gennaio 29th, 2014 | by Antonio Tortolano

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Megamusic intervista Red Ronnie

Da qualche settimana è partito un ciclo di dodici nuove puntate del Roxy Bar. Al timone, come sempre, Red Ronnie, che Megamusic oggi ha l’onore di ospitare nello spazio dedicato alle interviste. Dagli inizi come dj, a speaker radiofonico, da produttore a conduttore televisivo, passando anche per l’esperienza politica, il  leitmotiv di Red Ronnie è sempre stato all’insegna della musica e dei valori che può trasmettere. Dal 2011 è nata Roxy Bar Tv, una web tv, attiva 24 ore al giorno, che ha rappresentato una scommessa vincente, sposata poi anche dalla piattaforma Streamit che manda in onda il celebre programma del conduttore emiliano. Con Red Ronnie oltre che della sua più celebre creatura, parliamo anche della crisi dell’industria discografica e dello stato attuale della cultura nel nostro Paese.

Red, una nuova stagione per il Roxy Bar. Un successo consolidato nel tempo

La nostra forza è che riusciamo a fare sempre qualcosa in cui crediamo. Nel programma portiamo la musica, la cultura e qualcosa di nuovo. Rappresentiamo il presente. Roxy Bar Tv lo puoi vedere ovunque, è sempre con te. Sono diversi i ritmi, i tempi. L’altra settimana era ospite da noi Nek che è rimasto stupefatto dal nostro entusiasmo e da quello che riusciamo a realizzare.

Quindi, quale pensi sia il segreto che si nasconde dietro i vostri risultati?

Prima il programma era inscatolato nel classico televisore. Adesso il Roxy Bar è presente 24 ore al giorno, on demand, non te lo perdi mai. Uno dei segreti è la libertà, un bene inestimabile. Trasmettiamo musica e spaziamo su tutti gli argomenti senza che nessuno ci imponga qualcosa. E i risultati sono strepitosi. Penso a quando abbiamo avuto Jovanotti che ha toccato numeri incredibili, superando nettamente il milione di telespettatori. 

La scelta del web, per voi, si è dimostrata vincente. Quale differenza noti principalmente con la vecchia fruizione?

Internet è il nuovo mondo. Pensiamo a come gli smart phone hanno cambiato la comunicazione ed è bello poter pensare che i nostri telespettatori possono  seguirci anche da lì. La considerazione che mi viene da fare è legata alla vicinanza. Il televisore è un vecchio oggetto, che necessita di una certa distanza per essere visto adeguatamente. Roxy Bar invece è sempre vicina, perchè fruibile su un pc o su un cellulare. 

Andate in onda su Streamit, che idea ti sei fatto di questa piattaforma?

Streamit è la piattaforma numero uno al mondo. Chiaramente soffre di un certo scetticismo da parte di qualcuno, perchè l’innovazione spaventa. Ma siamo sicuri che sono gli altri ad essere nell’errore e non certo noi.

Le case discografiche, soprattutto le major, sono in crisi. Come si è arrivati così in basso?

L’errore clamoroso è stato quello di voler contrastare il mondo di internet. La musica è stata bistrattata da personaggi che poco hanno a che vedere con questo settore e con la cultura. I discografici non investono più e cercano di puntare solamente sui ragazzi che escono dai talent. Ma i giovani che escono da questi programmi non hanno una loro personalità, perchè sono come la replica di vecchi artisti. Stanno crescendo idoli privi di cultura e non parlo solo di musica. Pensiamo che fino a qualche anno fa, un esempio per i giovani poteva essere Bono che lottava per la cancellazione del debito pubblico nei paesi in via di sviluppo. Oggi abbiamo Mario Balotelli, Paris Hilton che entusiasmano i ragazzi per ben altro, che può essere anche un taglio di capelli bizzarro.

Cosa ne pensi del Sanremo che verrà? C’è qualche artista che ti incuriosisce?

Per me Sanremo rappresenta soltanto un luogo di villeggiatura. Non aggiungo altro…

Sei favorevoli ai convegni e alle tavole rotonde che si fanno sulla musica?

I convegni non servono. Non mi chiedo quale sia il problema, io preferisco agire facendo qualcosa di concreto.

Te la sentiresti di ripetere un’esperienza in politica?

Non ci casco più. Anni fa avevo accettato per un rapporto di amicizia con la Moratti, che comunque sento di difendere per il suo essere pragmatica e perchè credo che sia cento volte meglio di Pisapia. In Italia ci vorrebbe uno tsunami a livello politico. Altro che Tutti a casa, lo slogan dovrebbe essere Tutti in galera…Le nostre risorse principali sono cultura, cibo e musica, potremmo essere i numeri uno al mondo e invece guarda dove siamo finiti.

C’è un ospite internazionale che avresti voluto avere e non hai avuto  in questi 22 anni del Roxy Bar?

Certamente. Jimi Hendrix (ride, ndr)

E italiano?

Non ho rimpianti perchè ho avuto la fortuna di avere Vasco Rossi e quando hai uno come lui, hai raggiunto il top…

Qual è il futuro del Roxy Bar?

E’ quello del presente, con la totale libertà. Abbiamo dei fogli di carta bianchi su cui scrivere quello che verrà…

 

 

 

 

 

 

 

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About the Author

Nato a Cassino, ai piedi della celebre abbazia, sono cresciuto con la passione per lo sport e per il giornalismo. Roma prima e Milano poi mi hanno accolto per farmi compiere il salto di qualità. Lavorare in tv e per la carta stampata non mi bastava più e allora dal pallino per la rete ecco nascere lospaccatv, megamusic e lamiaradio, tre magazine online di cui vado fiero...



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