Published on Ottobre 20th, 2015 | by Antonio Tortolano
0Megamusic intervista i Doppia Personalità
Oggi su Megamusic vi proponiamo l’intervista ai Doppia Personalità, band triestina che qualche mese fa ha pubblicato BODP, una raccolta dei brani più rappresentativi che fa da prologo al nuovo cd che vedrà la luce entro la fine del 2015. Tre fratelli giuliani, Tobia, Giovanni e Marco Milano a cui si aggiunge Dario Chiefa. Tutto sotto l’attenta supervisione del manager Davide Volpe. La produzione è affidata alla indie label Music Force. Per loro stessa ammissione, quello dei Doppia Personalità è un genere difficile da definire. Loro dicono classico rock all’italiana con influenze funky/balcan. Abbiamo intervistato Giovanni Milani che ci racconta la genesi di questa band, il percorso fatto negli anni e tanto altro…
Come vi siete conosciuti e come mai questo nome?
La band è composta da quattro musicisti: i tre fratelli Giovanni, Marco,Tobia Milani e il quarto è Dario Chiefa. Quartetto classico: Giovanni voce/chitarra, Marco chitarra solista, Dario basso e Tobia batteria. Dunque la band è nata in modo molto semplice, io (Giovanni, ndr) sono entrato nelle stanze accanto ed ho chiesto ai miei fratelli, i quali già avevano altri progetti musicali, di iniziare a fare musica sul serio facendo canzoni proprie. Successivamente sono stato ad un concerto di amici dove mi sono completamente invaghito dalla bravura del bassista (Dario). Gli chiesi se gli fosse interessato un progetto parallelo, mi rispose di voler sentire qualcosa, e ascoltato il primo demo mi disse immediatamente di sì.
“Doppia personalità” è stato scelto quando nel 2007 il nostro attuale manager (Davide Volpe) ha ascoltato uno dei nostri primi brani, l’omonimo “doppia personalità”. Secondo noi il brano era ancora acerbo rispetto agli altri, ma lui disse che questo nome pur essendo lungo raccontava un po’ il nostro genere e la personalità di Giovanni il cantante ( il sottoscritto). Il genere musicale infatti che si era creato al tempo sembrava desse un taglio netto fra canzoni molto lente, riflessive e con testi molto seri, ad altre cariche di energia, con testi ironici e a volte un po’ “pazzi”! Il nome della band, sempre secondo lui coincideva molto anche con il mio stile di vita. All’epoca infatti mi allenavo molto nello sport della Muay Thai e sporadicamente facevo qualche match, la sera invece quando tornavo a casa mi dedicavo alla scrittura di canzoni d’amore…
Secondo lui questo mio comportamento sembrava avere un carattere “bipolare”, da lì infatti il nome calzò ancora una volta perfettamente.
La band è sempre la stessa sin dagli inizi o ha subito qualche variazione nel corso degli anni?
La band è stata e sarà sempre la stessa, nel senso che al di là del legame affettivo di tutti i componenti c’è sempre stata una forte sintonia a livello musicale, i brani sono il frutto delle nostre quattro menti, non di una sola, e per continuare sulla stessa linea c’è il bisogno di ritrovarsi ogni volta.
Va detto però che dal 2013 i “DP” hanno avuto qualche cambiamento, ovvero Dario per motivi di lavoro importanti si è trasferito in Russia e Marco diventando papà di ben due figli non ha più potuto seguire il percorso dei “DP” a 360°. Entrambi però quando possibile ritornano per dei live o per ulteriori registrazioni da studio. La band attualmente è sostenuta da me (Giovanni) e Tobia con l’ausilio di qualche turnista o DJ per completare l’aspetto live, restando sempre molto legati a Dario e Marco.
Il vostro genere musicale si colloca dove? Tra rock, funk, elettronica e…
Fra sound e testi, le influenze musicali sono un terreno complicato, un po’ duro, si dovrebbero toccare un sacco di riferimenti difficili anche da capire, perché i Doppia personalità si sono sempre ispirati al momento della scrittura dei brani, ovvero liberi da ogni aspettativa e restrizione sulla linea da seguire. Per questo infatti, molte volte non ci è stato etichettato un vero e proprio genere, il che è stato criticato/apprezzato, c’è chi ama la libertà di espressione e chi preferisce collocare ogni cosa al rispettivo stereotipo, quello che ci ha fatto piacere leggere in una recensione è stato… “I ragazzi come a scuola, talentuosi ma non si impegnano!” Secondo me si parla sempre del buon e vecchio rock all’italiana, con qualche influenza funky/balcan forse….
Quando nel vostro percorso musicale avete capito di essere diventati più maturi?
Dal primo al quarto album c’è stata una trasformazione sia a livello musicale che a quello della band, dove sin da subito all’uscita del primo album, firmammo un contratto editoriale con Music Force. Nel secondo (24:15) duettammo con “Tinkara” artista slovena di fama internazionale e con Simona Cipollone alias “MOMO” che partecipò a Sanremo 2004.
Successivamente il terzo album (Stile di vita) do la grande spinta che serviva al progetto, sia a livello musicale che a quello contrattuale, infatti arrivarono i primi sponsor ed il primo contratto con un’agenzia di booking. Nella fase di creazione del quarto album invece (Scelte) si è scoperto l’ausilio di “sint” e basi, nasse così anche il quarto album e “Regni nel bluff” che da ottobre 2014 sta facendo da singolo all’ultimo lavoro nonché la raccolta B.O.D.P. Come dicevo prima c’è stata sempre un’ascesa, abbiamo messo piede su un sacco di club e locali fra i più famosi di Italia…e tutto ha un seguito, questo ci ha portato poi a sbarcare in Repubblica Ceca e Slovacchia, dove aiutati da Pierre Coppa (Motociclista italo/ceco), siamo diventati la band ufficiale delle gare cittadine di moto. Successivamente nel 2012 siamo saliti sul palco di Havirov (Rep.Ceca) davanti a circa 15.000 persone immersi in un festival della musica stupendo. L’anno successivo invece sul palco di Lubiana (Slovenia) ad aprire il concerto dei grandissimi “ Papa roach”. Oggi possiamo dire di essere molto più maturi sia in musica, nella scelta dei brani che a quello professionale dei live.
“B.O.D.P.” il vostro quinto album. Come mai una raccolta con i brani più significativi?
L’idea è stata proposta da Alessandro, il nostro editore Music Force, che dopo l’uscita del quarto cd nel 2013 e dopo due anni concentrati solo sui live, ci ha proposto la raccolta. Ci ha fatto capire l’importanza del “non stare mai fermi “ ci fatto capire che bisogna sempre curare tutti gli aspetti, dunque non ci sono solamente i live, ma bisogna sempre rinnovarsi, passaggi in radio, nuove foto, recensioni, insomma far parlare. Questa è la chiave per rimanere sempre a galla! Così è nata la raccolta dove si trovano i brani più ascoltati, ballati e cantati dei nostri quattro cd, il tutto distribuito dalla SELF. Un gran lavoro di tutto lo staff !
In quale brano vi riconoscete di più?
Mmm, bella domanda.Come si fa scegliere? Bisogna dire che le canzoni sono come dei figli!
Fare una canzone a volte può esser semplice e diretto, ma volte è veramente un “parto” e poi ci affeziona a tutte, come dei figli. Le crei, le senti, le suoni, ti emozionano. Insomma ogni canzone racchiude attimi della nostra vita. Ma va bene forse uno dei brani dove è dura ammetterlo, ma a tutti noi da un sacco di gioia e spensieratezza e “Mrs Byron”, perchè quella canzone è proprio così, un po’ spensierata, allegra, ironica e ci fa saltare parecchio. Qui a Trieste a volte la mettono durante il carnevale in piazza ed è difficile spiegare l’immensa emozione che proviamo a vedere la gente che ci balla e canta sopra! Inspiegabile…
So che state lavorando al nuovo disco. E’ tutto top secret o potete raccontarci qualcosa…
Sì, è vero stiamo lavorando ad nuovo disco e niente di top secret. Il disco uscirà fra il 2015/2016 e vogliamo curare bene tutti gli aspetti, dunque la fretta sarà messa come sempre da parte, perchè come si possono deludere le persone che ci sostengono? non si può, questo nuovo lavoro lo stanno aspettando in tanti, per criticarlo, ascoltarlo, cantarlo ed amarlo. Dunque “Stay tuned” e buon rock a tutti!