Published on Gennaio 21st, 2015 | by Antonio Tortolano
0Megamusic intervista Amedeo Minghi
Suoni tra ieri e domani è il nuovo progetto artistico di Amedeo Minghi, tornato sulle scene musicali dopo sette anni. Un lavoro decisamente interessante con un cofanetto che comprende un cd audio con l’inedito Io non ti lascerò mai e dieci pezzi scritti diversi anni fa da Minghi per altri interpreti e ora rivisitati e cantati dall’artista romano. Il tutto arricchito da un libretto di 64 pagine a colori. Le elaborazioni pianistiche sono del maestro Cinzia Gangarella. Abbiamo rivolto alcune domande ad Amedeo Minghi che a dicembre ha raccolto grandi consensi nei tre live di Bologna, Torino e Milano e che ,tra le altre cose, ci racconta del suo rapporto con il pubblico.
Come nasce il suo nuovo progetto “Suoni tra ieri e domani”?
Dal mio pubblico e dalle persone che mi sono vicine. Mi è stato suggerito di riappropriarmi di alcune mie canzoni, scritte diversi anni fa , quando componevo anche per altri interpreti. Queste canzoni hanno così una nuova vita, eppure mantengono la loro matrice originale perché nate, nello loro essenzialità compositiva, pianoforte e voce.Dietro queste canzoni, mi accorgo, c’è la storia della canzone italiana. C’era l’esigenza di una rivisitazione, ho fatto una selezione e devo dire che non è stato difficile.
A dicembre tre serate importanti, prima Bologna, poi Milano e Torino. Che bilancio sente di tracciare?
Davvero positivo ed emozionante, tre splendide serate in compagnia di un pubblico favoloso con cui si è creata un’atmosfera davvero frizzante. D’altronde i live sono il momento più coinvolgente per un artista dove si crea il contatto più intimo con le persone che ti seguono.
Di Sanremo cosa ne pensa? Le piacerebbe ancora partecipare?
In questo momento non è nei miei pensieri tornare su quel palco. Direi che negli ultimi anni il Festival ha perso un po’ il suo significato. Però sono convinto che Carlo Conti possa fare un buon lavoro e fare un Sanremo piacevole.
Qual è il rapporto con il suo pubblico? E quali differenze nota avendolo incontrato un po’ in tutto il mondo?
Sembrerà strano ma il pubblico è uguale ovunque. Non noto tutte queste diversità, che si tratti di un live a Praga o a New York come a Bologna o Torino io provo le stesse emozioni e la gente che mi segue mi trasmette lo stesso entusiasmo. Quando c’è calore e passione non ha molta importanza dove ci si trovi.
C’è qualche giovane artista che la colpisce particolarmente?
Direi nessun di oggi e di ieri, dell’altro ieri mi piace molto Elisa, la trovo una voce decisamente interessante.
L’anno scorso ha girato a Praga con Davide Mattioli e Andrea Andrei, due artisti italiani che si sono affermati in Repubblica Ceca, il videoclip di “Emanuela ed io”. Che esperienza è stata?
Davvero bella in una città splendida. Ho lavorato con persone che amano la musica e hanno grande entusiasmo. Abbiamo ottenuto numeri importanti e stiamo pensando a nuovi progetti insieme.