Published on Luglio 29th, 2015 | by Antonio Tortolano
0Eat me drink me: Megamusic intervista i Mammooth
Li avevamo intervistati quando il loro nuovo album era in lavorazione. Dallo scorso 14 maggio Eat me drink me è realtà. Parliamo dei Mammooth, team di produttori e musicisti romani che torna sulla scena a cinque anni di distanza da Back in Gum Palace. La novità principale è rappresentata dall’innesto della compositrice Cristina Carlini, che si unisce a Riccardo Bertini e Fabio Sabatini, storici componenti della band.
Eat me drink me è un album che parte da un sostrato electro-rock per lasciare spazio add una forma ancora più contaminata, fascinosamente post-moderna, in cui i beats della house e della techno fanno da impalcatura a song inconsuete, in equilibrio tra digressioni cinematico/psichedeliche e visioni dark, romanticicismo e tentazioni slow disco.
Importanti per i Mammooth sono state le collaborazioni con Katy Gunn, Ann Lidell, Henrik Mastall, Andrea Di Cesare. L’album è stato missato e masterizzato a Londra da Manolo Remiddi (collaboratore in passato di artisti come Peter Gabriel). Ecco la nostra nuova intervista alla band romana…
Eat me drink me. Sono passati poco più di due mesi dall’uscita del nuovo album. Quale bilancio sentite di tracciare finora?
Riccardo: Eat Me Drink Me è ancora in promozione, ma finora siamo molto soddisfatti di come è stato accolto. Chi si immerge nell’ ascolto del disco lasciandosi catturare vive un’esperienza emotiva forte, straniante. E noi siamo molto orgogliosi dell’aspetto catartico e conturbante delle tracce del disco. Abbiamo fatto cose interessantissime come il live a Radio1 ospiti di King Kong, presentato l’album al Monk di Roma. Abbiamo viaggiato per suonarlo e lo stiamo ancora facendo.
Come mai ci sono voluti ben 5 anni per questo nuovo progetto?
Fabio: Non abbiamo fretta di far uscire le cose, è la nostra esperienza quotidiana a suggerirci il momento migliore, inoltre la nostra produzione per il cinema e il multimedia più in generale richiede molto impegno e soprattutto tempo, che inevitabilmente sottrae spazio alle produzioni della band.
Riccardo: Poi nel 2013 è arrivato mio figlio Leonardo e la voglia di rimettersi a scrivere. L’incontro con Cristina e la decisione di scrivere pezzi insieme. Mettere le mani anche con Fabio su vecchie cose e alla fine dopo un anno avevamo i pezzi di Eat Me Drink Me.
Quanto è stato importante all’interno della band l’innesto di Cristina Carlini?
Riccardo: Direi che Cristina ha sicuramente portato entusiasmo, energia e la voglia di fare che a me e Fabio a un certo punto era cominciata a mancare. Non solo. Cristina ha spostato la mia attenzione di compositore su dei suoni diversi, quasi electro pop. Cristina è come se avesse gettato un faro, una prospettiva diversa per le strade che poteva battere Mammooth.
Nell’album è presente fortemente una contaminazione di generi. Cosa ci dite in proposito, come nasce questo lavoro?
Cristina: Sicuramente c’è la ricerca di un nuovo sound contemporaneo, una forte volontà di voler mescolare diversi generi come ad esempio l’elettronica, il pop, il soul e il rock. Questo disco è proiettato verso il futuro ed è sicuramente espressione dei nostri diversi background musicali.
Riccardo: Io ho fortemente subito in fase di composizione l’influsso del pop, electro pop, IDM che si è innestato sul nostro vecchio sound facendolo diventare sfavillante. Inoltre l’ibridazione dei generi è una caratteristica da sempre presente nei nostri lavori.
Fabio: Dobbiamo molto alle contaminazioni, è il nostro “sport” preferito! Questo album non è da meno, ci trovi noi tre, i nostri gusti, le nostre esperienze individuali. Senza mai tarparci le ali a vicenda, al contrario ampliando le nostre personali vedute.
C’è un pezzo di Eat me drink me a cui siete particolarmente legati?
Riccardo: Io amo molto Unmade Bed. Quella sorta di trip hop desert blues che mi intriga molto. E’ sexy e parla di aspetti della vita che in questo momento sono centrali per me.
Cristina: Personalmente sono molto legata a Rain On Me, ricordo perfettamente la magia e l’ispirazione che abbiamo avuto nel momento in cui è nata.
Fabio: Evo, perché c’è minimalismo, groove e armonia. E poi l’ho scritta io, cosa rara (di solito è Ric a “partorire” brani, di cui poi ci prendiamo cura insieme). Inoltre il testo di Ric è un delirio, una marcia dalla cadenza sbilenca, che adoro.
Unmade Bed è il pezzo più dark dell’album ed è stato inserito all’interno di un film. E’ una cosa che vi ha dato particolare soddisfazione?
Riccardo: I Mammooth sono gli autori di tutta la colonna sonora del film “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” di Tonino Zangardi. Non per vantarci, ma all’inizio il brano montato sulla scena di violenza di cui è vittima Claudia Gerini era un brano degli Archive che adoriamo. Unmade bed ci stava incredibilmente meglio. Si. Siamo orgogliosissimi sia di Unmade bed, del lavoro musicale sul film e del fatto che è stata anche scelta come traccia per il trailer ufficiale.
Cristina: Questo brano fin da subito ci è sembrato il più cinematografico del disco, ed è stato incredibile vedere come si fondesse perfettamente con le immagini.
The Liar invece è un po’ il bigliettino da visita dell’album. Come è nata la collaborazione con la violinista americana?
Riccardo: Katy Gunn è venuta a Roma per suonare al Festival internazionale Twinning organizzato per la BiennaleMArteLive a settembre 2014. Ci siamo conosciuti tramite Anna Lidell, la nostra ospite danese in Rain on Me e da lì le abbiamo chiesto se le andava di suonare qualcosa su The Liar. Lei ha detto “of course, guys” e siamo andati in studio. In mezz’ora ha registrato quello che poi abbiamo manipolato e fatto diventare il violino di The Liar.
Cosa prevede nei prossimi mesi l’agenda dei Mammooth?
Cristina: Avremo l’onore di calcare il palco di Villa Ada il 31 luglio all’interno del Roma Folk Fest, dove suoneremo con la Med Free Orkestra e il violinista Andrea Di Cesare, che ha già collaborato all’interno del disco nel brano “Girl in the well”. Inoltre abbiamo in cantiere ben 2 videoclip di “Poem” e “Rain On Me” pronti per essere lanciati.
Riccardo: E a fine settembre è in uscita il film di Zangardi distribuito da Microcinema e poi a seguire la colonna sonora in cd per Ala Bianca.