Published on Luglio 24th, 2016 | by Antonio Tortolano
0Ci Whatsappiamo: Megamusic intervista Luca Napolitano
Oggi vi proponiamo su Megamusic l’intervista a Luca Napolitano. L’artista campano quest’estate propone Ci Whatsappiamo, il nuovo singolo prodotto da Clodio Managment, che è l’apripista dell’album che sarà pubblicato nei prossimi mesi. Il brano riproduce in maniera semplice ed efficace un nuovo stile di vita, un modo virtuale di coltivare i sentimenti attraverso i social network e le chat, ricorrendo a una delle applicazioni più usate, diventata di uso comune per giovani e meno giovani.
Luca Napolitano, terzo classificato nell’ottava edizione di Amici, ha ottenuto il disco d’oro grazie alle importanti vendite del primo disco “Vai”. Successivamente ha ottenuto riconoscimenti anche al Wind Music Awards e ha girato con i suoi tour in lungo e in largo l’Italia e anche l’Europa, in particolare la Svizzera dove è molto apprezzato.
Abbiamo rivolto al cantautore napoletano alcune domande sul suo nuovo progetto artistico, sulla musica in generale, sul disco che verrà, un tuffo nel passato ad Amici e molto altro…
Luca, torni con un pezzo fresco, estivo e molto attuale. Sei soddisfatto del riscontro che stai ottenendo?
Sì, sono molto soddisfatto, è solamente il primo capitolo di un intero album, scritto come un libro che parla di me ed arriva dritto al pubblico. Credo si percepisca, dal primo istante, il mio percorso verso un cambiamento 2.0, con una provocazione verso i social, così come ho raccontato nel brano, un cambiamento che c’è anche nella mia vita artistica dove riscopro una continua evoluzione, cercando di stabilire sia con me stesso, che con il pubblico, un nuovo ed immediato feeling non solo artistico, ma soprattutto umano ed emozionale.
Come è nata Ci Whatsappiamo?
Come ho già raccontato in altre interviste, nasce dalla osservazione di questa società che ho voluto fare, con altri autori della cui collaborazione mi sono avvalso, per avere una visione più ampia a 360°, guardando semplicemente la realtà di oggi, di una vita piuttosto virtuale, nella quale ci circonda il bisogno di essere sempre più “social”, per sentirci integrati. Sono molto affascinato dai social e credo che siano una vera ricchezza sia in termini di libertà, che di notizia, ma credo anche che vadano usati in un modo corretto per non rischiare di confondere l’apparenza con l’essenza, ed è ciò che, in sintesi, il brano lancia come messaggio.
Per quando è prevista l’uscita del nuovo album?
In realtà sto già lavorando ad un nuovo singolo che ascolterete prossimamente, l’album è quasi completo, stiamo finendo gli ultimi arrangiamenti, ma entro il 2017 sarà pronto.
A proposito di social network, qual è il tuo rapporto con loro e con il tuo pubblico che li utilizza?
Guarda ho scoperto i social dopo Amici, prima non avevo ancora alcun account, se non una email. Poi, devo ammettere che sono rimasto affascinato da ciò che possano generare, come ad esempio notizie, informazioni-cultura-curiosità, hanno un grande potenziale insomma! Ho un rapporto “credo” normale e li utillizzo, in primis, per lavoro come ogni artista ed in modo moderato nella vita privata, ovviamente ci abbreviano le distanze e favoriscono una conoscenza, sono canali efficaci usati bene!
Sono passati quasi otto anni dal tuo ingresso ad Amici. Che bilancio senti di tracciare finora della tua carriera?
Un bilancio sicuramente positivo, in quanto dopo Amici ho avuto tante soddisfazioni dal punto di vista professionale ed artistico ed umano, ma ancor di più questi otto anni mi hanno permesso di essere ciò che sono oggi, un ragazzo consapevole di un dono, che è la mia stessa passione, la musica che è la mia arte, per la quale vivo e che vive di me! In questi anni ci sono stati anche dei momenti di sconforto, ma anche questi mi sono serviti perché ho imparato che bisogna rialzarsi con le proprie gambe e perseverare, grazie a quei momenti sono cresciuto ancora di più e mi hanno reso certamente più forte di prima. Oggi so davvero chi sono.
Cosa ne pensi dell’attuale momento dell’industria discografica? Meglio le major o le etichette indipendenti?
Credo che questo sia un momento molto particolare per il settore discografico ed in generale per la musica italiana, di cui si riconosce l’ importanza per tutti, ma per niente tutelata e curata. Riguardo al discorso Major o indipendenti, credo che possano servire entrambe, poiché hanno diversi modi di gestire e fare musica, penso che ognuno scelga od inizi da quello in cui crede o confidi in chi gli possa dare una qualche possibilità, sicuramente l’importante è avere il talento, poi il resto lo fa il pubblico!
Quali sono state le tue influenze artistiche e c’è un giovane che oggi ti piace particolarmente?
A me piace ascoltare la musica in “toto”, anche quella che non mi piace perché credo che ogni genere abbia un proprio mondo che merita sempre di essere ascoltato. Bisogna aprire la mente e con l’ascolto si può sognare e perfino andare oltre l’immaginazione. Ho tantissimi miei miti dai quali ho imparato molto, ma ci sarebbe un elenco lunghissimo da fare e questo elenco è in continua evoluzione!
Sei impegnato anche nel sociale, nella solidarietà. Come va il progetto in Basilicata?
Sono sempre stato impegnato nel sociale, fa parte delle responsabilità di ognuno di noi e di una propria sensibilità umana ed artistica. Maggiormente quest’anno, con il progetto Una voce per la vita di Don Maurizio Giannella, di cui sono testimonial. Mi sono dedicato e legato a dei ragazzi con una grande speranza, un esempio concreto, ai quali ho dedicato un brano, scritto insieme ad un amico, dal titolo Verso l’emozione.
Sanremo è sempre un sogno?
Spero che come tutti i sogni anche questo diventi realtà, se ci crediamo anche i sogni si avverano ed io ci credo!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
La promozione del singolo nella quale sono impegnato, il tour 2016/2017, il prossimo singolo e l’album. Il resto lo scoprirete seguendomi sulle pagine ufficiali social..