Published on Maggio 15th, 2013 | by Antonio Tortolano
0Apogeo Records: nasce a Napoli una casa discografica sociale
In tempi di crisi discografica investire nella musica è una bella sfida. Farlo nella città in cui prolifera il mercato dei cd contraffatti e della pirateria rende l’impresa a dir poco folle. Eppure un gruppo di giovani napoletani ha deciso di lanciarsi proprio in questo settore mettendo in piedi una casa discografica sociale nel cuore di un quartiere difficile, il Rione Sanità.
E non si tratta di semplice passione, spiegano i ragazzi che curano il progetto. Alle spalle c’è un’idea imprenditoriale ben precisa e il desiderio di dare la possibilità di fare musica anche a chi non può permettersi di spendere grosse cifre. “È un dovere per noi – dice Andrea De Rosa della cooperativa Apogeo – dare agli altri la stessa opportunità che è stata data a noi, condividere con loro le nostre competenze e la nostra struttura all’avanguardia”.
La Apogeo records nasce infatti nell’ambito del programma di recupero sociale del Rione Sanità lanciato 6 anni fa dall’Altra Napoli onlus. Con il progetto Musica e nuove tecnologie, nato nel 2010 con il finanziamento della Fondazione Telecom e il sostegno della Ibm, è stato possibile mettere in piedi una sala di registrazione all’avanguardia, il Sanità music studio nella basilica di San Severo messa a disposizione dall’arcidiocesi.
A poche settimane dal taglio del nastro, per i sei ragazzi della cooperativa, tutti tra i 20 e i 30 anni e formati per 16 mesi dal maestro Paolo Termini, è arrivata la presentazione del primo disco prodotto: Una canzone giornaliera degli Adailysong. “È una bella vittoria – dice De Rosa – ma è anche il primo passo di un percorso, stiamo lavorando alla produzione di 2 dischi. L’idea è che in 5 anni copriremo tutta la filiera, dalla registrazione alla distribuzione”. Ma che senso ha investire sul prodotto musicale in anni di crisi nera del mercato discografico?
“Noi ci inseriamo in un mercato in crisi riducendo al massimo i costi – dice De Rosa – Grazie al finanziamento e grazie al fatto che la nostra sede è in una basilica, le spese sono basse e questo ci consente di avere prezzi competitivi e di poter dare la possibilità a persone con pochi mezzi di coltivare il sogno di fare musica”. “Qui si fa innovazione sociale – dice il segretario de L’Altra Napoli, Luigi Augusto Malcagni – Significa scegliere una strada innovativa, essere protagonisti del proprio futuro e della riqualificazione del quartiere”.