Published on Dicembre 6th, 2014 | by Ylenia Rossini
0AfteRap. Megamusic intervista Razza Krasta
Lo scorso 28 novembre è uscito AfteRap, il nuovo album di Daniele Cortese, per tutti Razza Krasta. Folk, dance, swing, rock si fondono con il rap, il genere da cui proviene l’artista che ha da poco lanciato il suo secondo singolo Se mai mi penserai. Razza Krasta, dopo le esperienze nella Santacrew e le collaborazioni prima con Paola& Chiara e poi solo con Chiara Iezzi, sperimenta questo nuovo progetto con testi dove si intrecciano storie di vita e sentimenti, con tanto di metafore…
AfteRap in uscita. Come nasce questo lavoro e quale obiettivo ti poni?
Essendo un musicista, pianista nello specifico, prima di essere un produttore/rapper, l’obiettivo era quello di riuscire a mischiare vari stili musicali con il rap che è il mio genere preferito ormai da 15 anni.
Emerge nel tuo ultimo lavoro una contaminazione di generi, c’è lo swing ad esempio. E’ un modo anche per rilanciare sonorità che stanno tornando in auge?
Non saprei in verità se generi come lo swing possono davvero tornare alla ribalta, è un genere molto divertente a mio avviso che merita attenzione ancora oggi, contaminarlo con il rap l’ho trovato “sperimentale” e davvero molto divertente!
Cavalcando il momento di popolarità del rap, diversi artisti si stanno facendo strada anche in programmi tv. Parteciperesti a un talent come giudice?
Parteciperei ad un talent, sì, ma non come giudice. Non ho ancora “l’etichetta” per poter sedermi e pontificare sul lavoro o sulle performance di altri artisti. Sarebbe un gusto personale che se non accreditato e riconosciuto non avrebbe senso.
Nell’ambiente hip hop italiano quale artista apprezzi particolarmente?
Noyz Narcos è l’unico presente nei miei download di iTunes. Anche se di validi e bravi ne esistono tanti, quello che mi ha fatto mettere mani al portafoglio è stato lui. Bravo Noyz!
E band o artisti americani?
Apprezzo moltissimo la G.-Unit, ma anche Jay-z, Nas, Snoop, Tynie, il W Clan, Eminem, Dre. Mi fermo perchè non finirei più di scrivere. In America è nato il Rap e con questo si dice tutto…
Affronti tematiche di vita forti. Quanto c’è di autobiografico nel tuo album?
Ci sono parti autobiografiche, che non svelo perchè profondamente intime, lascio all’immaginario collettivo individuare quali siano davvero le storie vissute in prima persona da me.
Come è stata l’esperienza lavorativa con Chiara Iezzi?
L’esperienza è nata prima con il duo Paola&Chiara, nel brano Divertiamoci presente in Giungla, ultimo del duo POP, ed è iniziata benissimo perchè il titolo del brano appunto è stato davvero una promessa mantenuta, mi sono stra-divertito.
Con Chiara è stato bello lavorare perchè abbiamo realizzato un progetto L’ Universo Ep rispolverando dei brani del mio repertorio che sono stati ovviamente impreziositi dalla sua splendida interpretazione, mentre un altro è stato realizzato insieme nella stesura dei testi e delle musiche. Ho imparato molte cose da Chiara, ricevuto dritte, consigli e modi di lavorare che mi porterò sempre dietro.
Major ed etichette indipendenti. Cosa ne pensi della crisi dell’industria discografica?
Penso che la crisi arriva quando un’ azienda, per imporre il suo nuovo o vecchio artista, spende un mare di soldi per comunicare l’uscita del suo nuovo progetto, tramite banner, comprando views sui social, pagando spot radio e sopratutto i PASSAGGI RADIO e sappiamo tutti quali sono i dati di fatto ( come del perchè un artista anche se non fa buona musica ma ha un contratto major viene passato ed altri molto più meritevoli ma con dietro una indipendente non sono considerati) sperando poi di recuperarci soldi con le vendite dei dischi. Non avete idea di quanto costi mettere un banner in home su YouTube per esempio. Sono cifre che un indie non può permettersi, che una major sì ma che poi non credo che recuperi mai a meno che non sta sponsorizzando MJ o Madonna.
Cosa prevede l’inverno di Razza Krasta?
Un bel piumone, sono siculo e il freddo di Milano per me è polare 😀