Published on Dicembre 21st, 2013 | by Gaia Passerini
Recuperato un album perduto di Johnny Cash
Una straordinaria notizia per tutti i fan di Johnny Cash: è recentemente riemerso dagli archivi un album perduto dell’artista americano, scomparso nel 2003 all’età di 71 anni. Si tratta di una dozzina di canzoni incise negli anni Ottanta sotto la supervisione del produttore Billy Sherrill. Il lavoro, all’epoca, doveva essere pubblicato da Columbia, che a un certo punto aveva deciso di rinunciare al progetto, licenziando, addirittura, l’artista.
Il prossimo 25 marzo questi brani usciranno raggruppati in un album dal titolo “Out among the stars” pubblicati da Columbia/Legacy. Le canzoni dell’album sono state registrate a Nashville, Tennessee presso i Columbia Studios nel 1981 e presso i 1111 Sound Studios nel 1984.
Tra i pezzi ci sono duetti con la moglie di Johnny Cash, June Carter Cash e Waylon Jennings e altri in cui Johnny ha lavorato con un team “allargato” che vedeva Marty Stuart alla chitarra e al mandolino, Jerry Kennedy (chitarra), Pete Drake (chitarra), Hargus “Pig” Robbins (piano) e Henry Strzelecki (basso).
Le registrazioni di “Out Among The Stars” sono riapparse nel 2012, quando John Carter Cash (figlio di Johnny), insieme agli esperti della Legacy Recordings, stavano catalogando l’enorme quantità di materiale lasciato dai suoi genitori negli archivi Sony Music, a Hendersonville in Tennessee: “Quando I miei genitori sono mancati è stato necessario verificare tutto il materiale lasciato” ha detto John Carter Cash “così abbiamo trovato queste registrazioni prodotte da Billy Sherril nei primi anni ’80: dei veri capolavori.”
Come anteprima del disco, per il momento, è stato diffuso online un trailer video per promuoverlo e stuzzicare l’appetito dei fan.
About the Author
Gaia Passerini Nata a Busto Arsizio (Va) nel 1984, ho trasferito la mia vita a Milano dove il caos dei miei interessi ben si sposa con il chiasso della città. Social addicted, piercing lover, runner e fashion watcher, sono una giornalista da sempre, lo sono nell’anima. E mentre le dita rimbalzano sulla tastiera, il cervello rimbalza a ritmo di musica: che sia techno o heavy metal poco importa. Basta che sia incasinata, come me…
