Published on Marzo 28th, 2014 | by Il Graffio
0Perturbazione: “L’unica” spopola sul web e in tour
Sono stati una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Sanremo, conquistando il premio della Sala Stampa Radio-tv-web «Lucio Dalla» e piazzandosi al sesto posto della classifica finale con la frizzante L’Unica, subito dietro i favoritissimi Francesco Renga e Noemi. Ma il momento d’oro dei Perturbazione, impegnati in un tour che li porterà in giro per l’Italia fino alla fine dell’estate – e che domani sera faranno tappa a Roma -, non sembra volersi fermare e con il video della canzone sanremese, che si candida a essere uno dei tormentoni dell’estate, la band torinese può brindare al traguardo raggiunto e superato del milione di visualizzazioni.
“Tanta roba! – scherza Tommaso Cerasuolo, fondatore e voce del gruppo, raggiunto al telefono dall’ANSA mentre è in viaggio con gli altri cinque suoi compagni di musica -. Suor Cristina di The Voice sta andando meglio, ma magari noi riusciamo a durare un quarto d’ora di più. Sarebbe bello che L’Unica vivesse fino all’estate, ma in fondo una volta uscite le canzoni non le gestisci più tu, diventano del pubblico”. Un successo che in parte ha colto di sorpresa i sei musicisti.
“I Perturbazione che fanno ballare sembrava una barzelletta – spiega Cerasuolo -. Una scommessa difficile, che mischia ironia e malinconia. Piangere e ballare non fanno necessariamente a cazzotti. Noi non ci riconosciamo nè nella definizione di saltimbanco nè in quella di cantautori tristi». «L’Unica – racconta ancora – era già nei provini di Musica X (il disco uscito lo scorso maggio e poi ripubblicato con i brani presentati al Festival, ndr), ma ci sembrava troppo in là rispetto alle atmosfere dell’album e così non l’avevamo inserita. Quando l’abbiamo presentata al Festival è piaciuta alla Direzione artistica. Questo ci ha aiutato a superare la nostra »timidezza« nei confronti del brano. Le sue carte vincenti? Il ritornello facile, il forte groove e la voglia di leggerezza che la caratterizza e come forse caratterizza un pò la società in questo momento. Del resto anche la dance music degli anni ’70 nacque in un periodo di crisi per gli Stati Uniti».
Il Festival comunque non ha cambiato loro la vita. «Per noi è stata un’esperienza gioiosa, non vissuta da star, ma a pelle non ci sembra che ci sia stato un prima e un dopo Sanremo. Non è cambiato molto, o meglio a cambiare è stato il rapporto con le radio. Adesso L’Unica è trasmessa da tutta una serie di network che prima ci ignorava». Per quanto riguarda la reazione dal vivo, invece, stanno ancora cercando di capirlo: «Quello che notiamo andando in giro è che l’Italia stia vivendo una situazione frastagliata, con la provincia che fatica di più rispetto alle grandi città, anche per quanto riguarda i concerti».
Tra i progetti in cantiere per i Perturbazione, oltre al tour («abbiamo voglia di godercela: i Perturbazione dal vivo sono una macchina») e a un nuovo disco («abbiamo già scritto diverse cose, non vorremmo far passare troppo temo. Un album dal vivo? Chissà…»), anche la sonorizzazione dal vivo del film The General di Buster Keaton. «Vorremmo fosse una sorta di puntata zero: un progetto in programma ad agosto nell’ambito della rassegna cinematografica a Palazzo Reale a Torino che vorremmo poi portare in contesti internazionali».