Published on Luglio 15th, 2016 | by Antonio Tortolano
0Miss Stereochemistry: un lungo viaggio raccolto in “Harlequin EP”
Lo scorso 23 giugno in Italia e Germania è uscito Harlequin EP , il nuovo lavoro di Miss Stereochemistry, che è attesa in autunno per un lungo tour italiano
Miss Stereochemistry ritorna con una collezione di memorie di viaggi che racconta le storie tra Barcelona, Istanbul, Belgrado, Berlino. Quegli eventi speciali che hanno segnato il percorso di vita di Karla con una loro particolare segnaletica stradale.
I quattro brani – quattro capitoli – del viaggio sono uniti da un filo comune: il ricordare che i confini tra le persone, culture, religioni, persino i confini tra la nascita, la vita e la morte, esistono solo se decidiamo di percepirli come un limite. E’ un invito a lasciar stare i pregiudizi ed allenare gli occhi a leggere tra le righe, invece. Perché altrimenti uno rischia di perdersi le cose migliori del mondo, che come i diamanti, raramente si trovano in superficie.
Seguendo quest’onda, l’EP non si ferma davanti i confini di genere musicale: si tratta di un incrocio curioso di electro-folk-swing, che rende onore sia alle radici balcaniche di Karla, che al movimento berlinese “Deutsche Neue Welle” degli anni ’80.
TRACK LIST:
“Harlequin”
Che cosa hanno in comune una timidissima cantautrice tedesca, un busker brasiliano innamorato di hang drum e musica ambientale, e la super-estroversa regina di gypsy-cabaret Yugoslava? A prima vista, poco o niente. Eppure, nessuno di loro si è tirato indietro davanti alle differenze di cultura, religione, nazionalità, lingua. Harlequin narra la nascita di due amicizie speciali, ed è dedicata a Julia Kotowski e Pedro Collares, due “arlecchini” incontrati tra le strade di Istanbul e Barcelona.
“Echo Love”
L’eco nasce dall’interazione tra il suono e l’ambiente; l’amore nasce dall’interazione tra le persone. E così come l’eco continua a cantare tra le montagne, anche dopo che il suono iniziale si è spento, così anche le nostre anime risuonano con l’amore per le persone care, quando non ci sono più.
Una riflessione sui rapporti umani oltre i confini della vita e della morte, percepita più come una transizione che come una fine.
“Shut Up and Fuck Me”
L’inno degli one-night-stands rivisitato in chiave elettro-swing. Un’analisi satirica del consumismo emozionale del giorno d’oggi si apre a tutti i bravi esploratori che riescono a leggere oltre il titolo sfacciato e provocatorio. Basato su una storia vera: il promemoria che i ruoli sociali che accettiamo a giocare sono nient’altro che, appunto, dei ruoli; siamo tutti ugualmente prede e predatori, indipendentemente da come cerchiamo di presentarci.
“Smells Like Teen Spirit”
Stereochemistry trova l’inno degli anni ’90 uno di quei brani di “inavvicinabili”; quindi questa è da vedersi come una reinterpretazione e non una “cover”, senza alcuna pretesa di essere il nuovo volto dei Nirvana . Insieme alla “Under the Bridge” dei RHCP, questo è l’ultimo brano che Karla ha ascoltato prima che la tenda d’embargo totale separasse la Yugoslavia dal resto del mondo, dopo l’inizio della guerra civile nel 1991. I due brani costituiscono la colonna sonora d’infanzia di Miss Stereochemistry, con un promemoria che poco è cambiato nel mondo, da quegli anni ’90 Yugoslavi. È un abbraccio a Kurt Cobain, David Grohl, Krist Novoselic e a tutto ciò che hanno creato.
Il nuovo EP contiene anche cinque remix, per un totale di nove brani – inclusa una versione speciale del brano Harlequin nella chiave trip hop, fatta dal progetto Kinestatics che Karla condivide con Steven Rutter dei B12 (UK).