Published on Ottobre 11th, 2013 | by Antonio Tortolano
0Megamusic intervista Lorenzo Calvio
Oggi Megamusic vi propone l’intervista a Lorenzo Calvio. E’ stato per anni calciatore professionista (Castel di Sangro, Pordenone, tra le altre). Una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha deciso di cambiare radicalmente vita. Prima l’apertura di un noto locale in Corso Sempione a Milano, cuore della movida meneghina, poi il colpo di fulmine e l’amore per i dischi. Oggi Lorenzo Calvio è un Dj e producer affermato. A breve uscirà I’m here, il nuovo lavoro, prodotto dall’etichetta Moodmusic. Per lui diverse collaborazioni importanti in Italia e all’estero. Intanto il 19 ottobre sarà protagonista al Santa Tecla di Milano dell’evento Fashion Clubbers, che sta facendo parlare sempre più di sè e che è diventato un punto di riferimento da un anno a questa parte per il popolo lontano dalla musica commerciale. Abbiamo rivolto a Lorenzo Calvio alcune domande sul suo mondo, spaziando su più campi.
Lorenzo, l’autunno è un periodo decisamente importante per te. Esce I’m here. Parlaci di questo tuo lavoro
Si non abbiamo ancora una data certa, ma uscirà prima di fine anno. E’ il lavoro di cui vado più orgoglioso finora, anche perchè Moodmusic, l’etichetta che lo pubblicherà, è una label di valore assoluto, con tanto di label night al Panorama bar di Berlino, e che ha, tra gli artisti del suo catalogo, gente come i Tale of Us e Dave Dk artista che io ammiro in maniera particolare. Il disco avrà due mie versioni (una da pista e una più introspettiva) che rappresentano bene il mio feeling con la musica, e soprattutto sono onorato del fatto che sul disco ci sarà anche un meraviglioso remix di Martin Patiño artista che esce su Cadenza.
Che bilancio senti di tracciare dopo tre anni da produttore con etichette di una certa importanza?
Il bilancio è positivo. Sopratutto mi hanno fatto fare delle esperienze che mi hanno fatto capire in che direzione musicale voglio andare.
I tuoi set rimandano a un chiaro stile internazionale. Secondo te a che livello è attualmente in Italia il “mondo” deep house, tech house, electro, minimal…?
Ad un livello molto buono ma in un mondo dove la tecnologia permette a chiunque di poter fare un dj set dall’oggi al domani e quindi non è neanche raro assistere a spettacoli ben poco emozionanti.
Major discografiche. Si parla tanto della crisi del settore e dell’ascesa delle etichette indipendenti. Tu cosa ne pensi?
Penso che la crisi farà una selezione naturale delle etichette in maniera che saranno quelle di qualità a sopravvivere.
Per anni sei stato calciatore a buoni livelli, nel giro professionistico. Come è scattata in te la voglia di fare qualcosa nell’industria discografica?
Alla fine della mia carriera calcistica abbiamo aperto il Kitsch bar a Milano e abbiamo pensato di comprare una consolle per fare feste ed eventi. La curiosità di capire come funzionasse questo strumento e l’eterno amore per la musica mi hanno rapito senza che io me ne rendessi neanche conto, trasformandomi in quello che sono oggi.
Del tuo genere, quali pensi siano in Italia e in Europa attualmente i migliori dj?
Ho una ammirazione enorme per Sasse. La prima volta lo sentii al Panorama Bar e mi emozionò come nessun altro prima. In Italia seguo con ammirazione il lavoro che stanno facendo gli Hunter Game.
Il 19 ottobre sarai protagonista di Fashion Clubbers, evento milanese con cadenza mensile. Un tuo pensiero su questa tipologia di serata
In una parola direi Qualità. La musica la gente l’organizzazione ha una qualità più unica che rara.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Prima possibile vorrei iniziare a fare del live nei miei dj set. Non credo mi manchi molto…