Published on Marzo 1st, 2014 | by Antonio Tortolano
0L’altra metà: Megamusic intervista Bianca
L’avevamo intervistata a pochi giorni dall’inizio della kermesse sanremese, oggi la ritroviamo con il Festival alle spalle e molta più consapevolezza delle proprie potenzialità. Bianca ha fatto conoscere al pubblico italiano la sua Saprai. Un’esperienza che rappresenta un punto di partenza importante per la sua carriera. E pochi giorni fa è uscito il primo album dell’artista piemontese, L’altra metà, su cui Bianca ripone tante speranze. Abbiamo incontrato la cantante torinese che ci racconta le emozioni vissute nella riviera dei fiori.
Bianca, come è stato rompere il ghiaccio con il palco dell’Ariston?
E’ stato bellissimo perchè sono stata cosciente per tutto il momento della mia esibizione. Di solito mi capita di scendere dal palco e di chiedermi dove sono stata in quei tre minuti e mezzo, invece questa volta sono stata estremamente lucida, sono riuscita a sentire il contatto con il pubblico e con l’orchestra. Sono contentissima.
E’ uscita quella famosa parte bianca di te che è rappresentata anche nel tuo album?
Ma penso che un pochino sia uscita, fa ancora un po’ fatica però siamo all’inizio.
Sull’antica polemica dei giovani che si esibiscono troppo tardi, qual è il tuo pensiero?
E’ sempre stato così, che io ricordi. Trovo che quest’anno ci sia stata data una visibilità grandissima. L’attenzione mediatica è stata degna di di un big sia prima dell’inizio del Festival che durante. Già il fatto che ci siamo esibiti anche di sabato nella serata conclusiva per noi è un qualcosa di significativo. Credo che non possiamo lamentarci, chiaramente è sempre meglio dare un po’ più di spazio alla musica, senza troppi intermezzi. Però se le cose sono così non mi sembrano chissà quanto gravi.
L’esibirsi anche il sabato pensi sia un passo in avanti importante?
Ogni apparizione può essere importante. In 50 secondi di canzone si può già dire qualcosa. E’ vero che anche un minuto su quel palco è lunghissimo. Una canzone di tre minuti e mezzo, all’Ariston sembra che passi un quarto d’ora.
Chi avresti votato da casa?
Avrei scelto Diodato, mi sono innamorata della sua canzone e della sua vocalità. Ma anche Zibba non scherza.
Quale pezzo resterà di più e verrà maggiormente ascoltato nel tempo?
Penso che il genere, la canzone, il modo di approcciarsi di Rocco sia veramente immediato, un messaggio che arriva dritto senza virare e senza fare troppo giri. E’ giusto che vinca lui. Nonostante la giovane età il messaggio è forte e lo esprime molto bene, quindi…
Come ha reagito il pubblico dopo la tua prima esibizione? Hai avuto riscontri positivi dai social e dalle persone a te vicine?
Non particolarmente direi. Non so cosa non sia arrivato. Sono stata definita un po’ noiosa, forse la canzone non è stata molto apprezzata. Chiaramente le persone che mi sono più vicine, dai genitori, agli amici, agli insegnanti sono molto soddisfatti. Spero di avere la possibilità di riscattarmi, anche con il mio nuovo album che è appena uscito. Spero di far vedere altri lati di me che magari saranno più compresi.
Qualcuno ha detto che il tuo pezzo negli anni 90 avrebbe vinto facilmente. Tu cosa ne pensi?
Penso che sia vero, è stato definito un pezzo molto sanremese. I brani proposti quest’anno al Festival dai giovani sono estremamente particolari. Le contaminazioni non vengono a mancare, il pezzo di The Niro è geniale, trovo qualcosa di britannico molto affascinante in lui. Il mio è un pezzo più pop, credo in effetti che negli anni 90 mi sarebbe andata meglio…
L’atmosfera sanremese, la macchina organizzativa e tutto il contorno ha soddisfatto le tue aspettative?
Mi aspettavo tutto così. Sono contenta sia di come è andata sul palco che il contorno. Ho goduto tutti gli istanti di questa esperienza.
Un ringraziamento particolare che senti di fare?
Al mio staff che è più numeroso della mia famiglia, compresi zie e parenti varie. Siamo stati una bella squadra, è importante questo per lavorare bene.
E ora l’album. Cosa ti aspetti?
Mi aspetto di farvelo sentire live. L’altra metà contiene otto pezzi dove c’è tutta me, non vedo l’ora che si possa sentire e risentire.
Tuo fratello tifa ancora Rocco Hunt?
Mio fratello tifa ancora per Rocco Hunt. Qui ha avuto l’opportunità di incontrarlo, ha fatto due chiacchiere con lui, quindi è ancora di più dalla sua parte…