Published on Giugno 9th, 2014 | by Antonio Tortolano
Occhi chiusi. Megamusic intervista i Lain
Lo scorso 23 maggio è uscito Occhi chiusi, il nuovo singolo dei Lain, band pop rock casertana, che segue il buon riscontro avuto dall’album Frammenti.
I Lain (Love And Its Nonsense) nascono nel 2008. L’attuale formazione è composta dagli “ideatori” Alessandro Ronca, voce e Massimo Vagliviello, chitarra e poi Alfonso D’Agostino (chitarra), Eugenio Fiorillo (basso) e Luigi Papale (batteria).
Nel 2011 è, per loro, fondamentale l’incontro con Enrico “Kikko” Palmosi, arrangiatore e coautore di brani dei Modà, Emma Marrone ed altri. La collaborazione con Palmosi porta alla realizzazione di tre singoli. Arrivano poi altri lavori con videoclip particolarmente apprezzati su Youtube. Adesso per i Lain è il momento di Occhi chiusi e nel 2015 ci sarà spazio per il nuovo album. La nostra intervista.
Occhi chiusi, come nasce l’idea di questo nuovo singolo?
E’ un brano autobiografico, che racconta la rabbia e la sofferenza di un abbandono improvviso e le conseguenze della fine di un amore.
Soddisfatti per il riscontro di queste prime settimane?
Certo. Stiamo andando molto forte online e un po’ di radio si sono accorte di noi, mettendo in rotazione il brano.
Di Frammenti, qual è il ricordo e l’aneddoto più bello che custodite?
Questa è difficile. Un momento molto bello è il concerto di presentazione del disco, che abbiamo tenuto al centro di Caserta il 23 giugno dell’anno scorso. Quando ci siamo resi conto di avere di fronte quasi 1000 persone ci sembrava impossibile, un sogno diventato realtà.
Quanto è stato importante per voi l’incontro con Kikko Palmosi?
Kikko è una persona eccezionale ed un talento assoluto. Ci ha dato molto in termini di arrangiamenti e pensiamo di aver imparato alcune lezioni importanti grazie a lui, riguardo la produzione di un singolo.
Qual è il vostro rapporto con il pubblico nell’era social?
Abbiano una pagina Facebook (LAIN Rock Band) molto frequentata ed un account Youtube (lainOfficial) che conta quasi 100.000 visualizzazioni. I social ci permettono di avere un ottimo rapporto con amici e fan ed attraverso di essi riusciamo a tenere aggiornati tutti sulle novità della band.
Cosa ne pensate della crisi dell’industria discografica? Meglio le major o le label indipendenti?
Entrambe le situazioni offrono dei vantaggi. La major garantisce una certa visibilità, laddove un’etichetta indie ti permette un maggiore controllo sulla produzione artistica. Anche queste comunque non sono regole assolute, ma linee di pensiero. Attualmente abbiamo l’etichetta Nomadi e ce la teniamo stretta!
Quali sono state le band o artisti che hanno influenzato il vostro percorso artistico?
Un elenco pedissequo sarebbe troppo lungo e sicuramente dimenticheremmo qualcuno di importante. In generale siamo influenzati da tutta la corrente post-grunge e post-rock del nuovo millennio, in particolare dalla produzione statunitense.
C’è un gruppo italiano che apprezzate particolarmente?
La risposta varia per ogni componente della band. Sarebbe un sogno poter lavorare con una artista come Elisa che adoriamo sin dall’album di esordio.
Cosa prevede l’estate dei Lain?
Alcuni concerti e tanto lavoro in studio, per il nuovo album.
Per quando è prevista l’uscita del nuovo album?
Nel primo trimestre del 2015, in concomitanza con il quarto singolo.